Il professore Sebastian Brusca, docente di impianti di propulsione e di progetto di macchine al dipartimento di ingegneria dell’università di Messina, giovedì 10 novembre ha incontrato gli studenti di alcune classi del Majorana di Milazzo, nel messinese, per un interessante seminario sul tema della mobilità sostenibile.
L’incontro, moderato dal dirigente scolastico Bruno Lorenzo Castrovinci e coordinato da Massimo Chillemi, convinto sostenitore della necessità di promuovere politiche e campagne di transizione ecologica già dai banchi di scuola, è entrato immediatamente i nmedias res con l’introduzione, in particolare, del modello energetico globale su cui, sostiene in particolare Brusca, si deve misurare l’intero sistema della sostenibilità, non esclusa quindi la mobilità, per soffermarsi poi sull’integrazione del veicolo ibrido nella smart city.
Non è certo soltanto il ricorso ad un veicolo ibrido o elettrico a rappresentare infatti la soluzione all’impatto ambientale dovuto alle emissioni di un veicolo tradizionale. La mobilità deve essere affrontata come sistema, con una visione globale che contempli l’interazione tra le varie componenti (mezzi di trasporto, rete energetica, infrastrutture viarie e di ricarica, gestione complessa dei sistemi di spostamento intermodali, servizi al veicolo e all’utente), cercando soluzioni che ne consentono l’ottimizzazione.
In quest’ottica si inquadra la ricerca che il professor Brusca e il suo team hanno avviato, con l’intento di proporre strumenti di gestione che sovrintendano alla circolazione dei veicoli ibridi all’interno di un’area urbana, relazionando la necessità dei veicoli di monitorare e salvaguardare il proprio State of Charge (SOC) con i fabbisogni della città. Il sistema dovrà quindi essere in grado di fornire indicazioni per un utilizzo ottimale del mezzo di trasporto nel contesto urbano, con evidenti benefici in termini di risparmio energetico, di abbattimento delle emissioni in atmosfera, di scorrimento del traffico veicolare e, in definitiva, di qualità della vita.
L’intervento del docente universitario è stato particolarmente apprezzato dagli studenti che hanno dimostrato, anche con le diverse domande emerse durante il dibattito conclusivo, una notevole sensibilità sul tema della sostenibilità energetica ed ambientale.
Da anni il Majorana ha introdotto nella propria offerta extracurriculare un percorso sulla mobilità sostenibile con l’organizzazione di un percorso didattico finalizzato alla formazione iniziale dei tecnici che si occuperanno nel prossimo futuro della progettazione, gestione e manutenzione di veicoli elettrici e ibridi e di infrastrutture di ricarica.
L’iniziativa, dopo la prima edizione del 2020, ha assunto già nell’anno successivo una dimensione nazionale, coinvolgendo studenti di tutta Italia provenienti dagli istituti della rete di scuole per la mobilità sostenibile, di cui anche il Majorana fa parte. Alla terza edizione nazionale del corso, la quarta complessiva, che prenderà il via il prossimo 30 novembre, parteciperanno quest’anno più di 500 studenti, a testimonianza di una costante crescita che è stata sottolineata con soddisfazione dal direttore della rete, Claudio Cavallotto, intervenuto in remoto.
Il seminario di Brusca è soltanto il primo di una serie di interventi del dipartimento di ingegneria dell’università di Messina all’istituto Majorana, nell’ambito di un rapporto sinergico ormai storico e consolidato e di una continuità del curriculum che costruisce le solide basi per i migliori ingegneri di domani.
0